sabato 16 luglio 2016

Ventata di allegria con l'arrivo degli scout!!! (12 agosto 2012)

12 agosto 2013
Ieri, grazie alla grande disponibilità di don Antonino Minieri, abbiamo ospitato nei locali della nostra Chiesa, per una notte, un gruppo di giovani scout. Li abbiamo accolti con simpatia ma loro ci hanno travolto con il loro entusiasmo e con la loro allegria.
Venivano da Forlì e ci hanno contattati, mediante  questo sito, per chiederci ospitalità per una notte.
Parlando con loro ci ha incuriosito il loro forte senso di appartenenza al gruppo scout e la perfetta organizzazione con cui procedono nella realizzazione del cammino prefissato.
Li guidava Marco, un ragazzo gioviale e cortese, che si è presentato come uno  dei responsabili del gruppo.
La loro simpatia è stata tale che alla fine abbiamo deciso di intervistare uno scout delle nostri parti per farci raccontare del loro movimento che di certo va apprezzato e sostenuto visto lo spirito che anima i suoi membri.
Abbiamo scelto per lo scopo il giovanissimo Raffaele Fontana che, in qualità di scout di seconda fascia, domani partirà a sua volta,con i compagni di settore, per il suo "route estivo", mentre la sorella più piccola, Francesca, si appresta a vivere l'esperienza nel campo estivo riservato ai "Lupetti".
Tempestato dalle mie domande, ecco cosa Raffaele ha risposto:
-Che cos’è lo scoutismo?
Raffaele Fontana: -Lo scoutismo è un movimento aperto a tutti, senza distinzione di sesso, di razza e di fede religiosa. Iniziò con un’ idea di Robert Baden Powell e oggi è diffuso a livello mondiale e conta più di 4 milioni di iscritti. Il movimento ebbe inizio nel 1907 in Inghilterra e pian piano si diffuse in tutto il mondo fino ad arrivare anche in Italia.
Oggi in Italia abbiamo varie associazioni ma le più importanti sono AGESCI, MASCI e CNGEI. Io faccio parte dell’ AGESCI ovvero dell’ Associazione Guide E Scout Cattolici Italiani
-Come siete organizzati?
Raffaele Fontana: -Negli scout ci sono 3 fasce di età:
-La prima va dai 8 agli 11 anni e comprende i Lupetti e le Coccinelle che sono la fascia più piccola e le loro storie sono basate sul Libro della giungla; della loro uniforme è caratteristico il cappellino; il loro motto è “del nostro meglio”.
-A chi vi ispirate nello stile di  vita che praticate, oltre alle storie già citate?
Raffaele Fontana: -I protettori dei Lupetti sono san Francesco e santa Chiara e difatti il loro spirito è uno spirito di gioia e di cortesia; vivono con lealtà e pensano agli altri come a se stessi. Già da quando si è piccoli si fa la promessa dei Lupetti (che poi si rinnoverà più in là) che è questa:  “Prometto, con l'aiuto e l'esempio di Gesù, di fare del mio meglio nel migliorare me stessa/o, nell'aiutare gli altri, nell'osservare la legge del Cerchio”. Con questa promessa si ottiene il fazzolettone caratteristico di ogni gruppo e cambia colore a secondo di esso.
-Avete simboli di riferimento?
Raffaele Fontana: -Si, il simbolo dei Lupetti e il “Totem” che è un lupo scolpito in legno sulla cime di un bastone che sta a rappresentare l unità e l’ identità del gruppo: è come dire che “La forza del Branco è nel lupo ma la forza del lupo è nel Branco”
-E che mi dici della seconda fascia?
Raffaele Fontana -Dopo i Lupetti e le Coccinelle si arriva alla seconda fascia che va dai 12 ai 16 anni e comprende “Il reparto”. Qui nei primi anni si tende a rinnovare la promessa scout “Con l'aiuto di Dio, prometto sul mio onore di fare del mio meglio per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese, per aiutare gli altri in ogni circostanza, per osservare la Legge scout”.
-Quali sono le prerogative  della Guida e dello Scout?
Raffaele Fontana: -La Guida e lo Scout pongono il loro onore nel meritare fiducia; sono leali e si rendono utili in ogni circostanza; aiutano gli altri e sono amici di tutti nonché fratelli di ogni altra Guida e Scout; sono cortesi; amano e rispettano la natura; sanno obbedire; sorridono e cantano anche nelle difficoltà; sono laboriosi ed economi; sono puri di pensieri, parole e azioni.
-Anche questo gruppo ha un proprio motto e simboli di riferimento?
Raffaele Fontana: -Il motto del Reparto è “State parati! ovvero Siate pronti!”, in quanto bisogna sempre essere pronti a tutto, mentre  il simbolo scout più importante per il reparto è la Fiamma e i colori del fazzolettone del reparto. Come il Totem rappresenta l’ unità del gruppo, la Fiamma sta a indicare il passaggio che lo scout compie quando sente nel cuore di essere pronto ad aiutare gli altri anche con qualche piccolo sacrificio.
In più nei Reparti ci sono i “Guidoni” ovvero dei bastoni con una piccola bandiera che rappresenta una squadriglia. Sopra alla bandiera c'è l'animale simbolo della squadriglia.
-E dell’ultima fascia che mi dici?
Raffaele Fontana: -L’ultima fascia è quella del “Clan” il cui motto è “Servire nel Clan”. Qui  ci sono due sotto-gruppi: quello del clan vero e proprio e quello del noviziato che comprende coloro che entrano per la prima volta nel clan (primo anno di passaggio).
-Quali sono le finalità di questo gruppo?
Raffaele Fontana: -Qui  si apprende che lo scopo principale del Clan è quello di aiutare e servire facendo anche route di servizio in posti come Lourdes e Medjugorie.
-Anche qui ci sono i simboli di riferimento?
Raffaele Fontana: -I due simboli principali del clan sono la Forcola ovvero un bastone biforcuto che sta a rappresentare le due vie che si pongono davanti ad uno scout ovvero “la partenza” cioè il partire ponendosi la meta di diventare un capo e “il saluto” cioè l’abbandonare il gruppo scout e la “Carta di Clan”.
-Cos’è la “Carta di Clan”?
Raffaele Fontana: -La “Carta di Clan” è una carta che tutti gli scout del Clan firmano e in questa ci sono alcuni punti da considerare che sintetizzano il vero spirito scout.
Il primo è la strada.
-La strada è vista sia in senso spirituale, come cammino di formazione personale, ma anche in modo prettamente fisico. La strada è la “fatica comune” che avvicina le persone le une alle altre; è il modo nuovo e più profondo di viaggiare; è anche meditazione.
I campi estivi sono dedicati prevalentemente alla strada: consistono in un campo itinerante (a piedi, in bici o in canoa) detto “route”. Sempre nell'ambito della strada c'è anche l'hike.
Molte canzoni scout sono dedicate a questo argomento ("...non è la strada di chi parte e già vuole arrivare, non è la strada dei sicuri, dei sicuri di riuscire, non è fatta per chi è fermo, per chi non vuole camminare, è la strada di chi parte ed arriva per partire." ( tratto da: è di nuovo route).
Quasi tutte le metafore che accompagnano lo scout nella propria crescita si riferiscono ad un cammino che si concluderà non con un arrivo, bensì con una vera partenza: la partenza scout. Eccezionalmente la route estiva è sostituita da un'esperienza di servizio quale conclusione di un percorso svolto durante l'anno.
-Il secondo è la comunità.
-Più o meno in tutti i clan ci si riferisce alla comunità vissuta dal ogni scout come ineludibile bisogno, necessario e sentito, di  condividere la propria esperienza, i propri pensieri, le proprie opinioni, i propri dubbi e problemi, ecc. con gli altri del Clan e ognuno ha l'obbligo morale di soccorrere ed aiutare (anche criticando, talvolta, la sua condotta) un suo membro.
Comunità significa anche non accogliere passivamente le proposte dei capi, ma essere ideatori delle proprie attività.
Il terzo è il servizio, ovvero la capacità di aiutare gli altri.

E, infine, la fede che aiuta e raccoglie tutti i precedenti punti, essenzializzando il vero spirito dello scout.


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