giovedì 14 luglio 2016

"TAMAMBULANTI" con Giuseppe Gargiulo (22 agosto 2015)

TAMAMBULANTI -Mady Colli di Fontanelle
Sempre con fierezza e con orgoglio ascolto la musica popolare del nostro artista collinese Giuseppe Gargiulo, in arte Beppe.
Lo ricordo all'esordio della sua carriera quando con strumenti musicali di arte povera rallegrava tutta la comitiva degli amici con il ritmo battente delle mani e delle dita e al suono, così riprodotto, aggiungeva con voce strepitosa il canto allegro delle canzoni popolari.
Riuscì anni fa a coinvolgere anche me in una strana serata musicale.
Eravamo un bel gruppo di amici ed eccetto me tutti gli altri erano suoi compagni di lavoro. Ad ognuno di noi Beppe diede uno strumento musicale, di fattura artigianale, con il quale dovevamo accompagnarlo nella sua improvvisata esibizione. Io, stonata di natura, non mi sentivo in grado di farlo ma lui insistette invitandomi semplicemente a seguirne i suggerimenti e per agevolarmi il compito mi assegnò uno strano strumento a percussione: "La suola di scarpa". 
Così equipaggiati, andammo a suonare nel Belvedere di Positano e non mancarono i curiosi che si fermavano ad ascoltarci e ad applaudirci.
Era notte fonde: difatti, la stramba riunione venne fatta dopo la mezzanotte, alla chiusura del ristorante "Stelluccia" dove tutti  prestavano servizio, pur se in ruoli e funzioni diverse.
La nottata terminò con uno spuntino a base di panini, salsiccia e buon vino.
Di quell'esperienza conservo tuttora un bel ricordo.
Al ritorno a casa eravamo quasi tutti brilli. 
Ne è passato del tempo da allora, ma il tempo non ha smentito l'estro artistico di Beppe: con gli anni e con lo studio il nostro amico, compaesano, ha raffinato la sua preparazione musicale tanto da raggiungere la fama che oggi tutti gli riconoscono di vero artista del canto popolare e della musica partenopea.
A vederlo sul palcoscenico non si può non ammirarlo e né si può non lasciarsi coinvolgere dal ritmo incalzante della sua musica.
I suoi concerti sono sinonimici di festa: gli spettatori, come trasportati da un vortice impetuoso, ballano e cantano diffondendo intorno allegria a non finire.
Un ultimo esempio di questo effetto l'abbiamo vissuto a Casarlano durante la sua esibizione in "Aperti per Ferie", come si vede nel video allegato.

A noi non resta che congratularci con Beppe e con il suo gruppo musicale per la capacità che hanno di farci dimenticare con i loro travolgenti spettacoli il peso della quotidianità e il trascorrere del tempo.



Commento
Ciao Anna, ho letto con piacere la riflessione che hai riportato sul sito del nostro amabile paese e ne sono lusingato, grazie. L’aneddoto che hai ripreso lo ricordo bene, momenti di umana essenza.
Proprio tre giorni fa scrivevo poche parole su un portale web, allegando a queste una foto di un mio concerto per creare montaggio attrattivo: 
"...a volte, capita,  
nell’incognita del momento dell’umana essenza 
di vivere il solo battito dell’obliato".
Queste le parole.
Oggi, leggendoti, non sono riuscito a non pensare a quanto fosse centrato il senso del tuo ricordo con il contenuto del mio concetto espresso.
Carramba! Nel vuoto apparente del futuro prossimo spesso cerchiamo, nelle nostre esitazioni presenti, momenti, gioie, emozioni, ricordi del passato che le supportino nell’immediato. Questi momenti, che definisco di “umana essenza”,  vanno “sorseggiati” con lentezza e parsimonia: sono quelli che cancellano le amarezze.
La storia, la nostra storia, che spesso calpestiamo, violentiamo, snobbiamo, non deve essere dimenticata.
Tutto nasce da lì: le motivazioni per provare a raggiungere i nostri obiettivi nascono dalla nostra storia.
La mia storia ha inizio a Colli di Fontanelle, nell’amore della mia famiglia, umile e con forti basi etiche.
Educato alla ricerca della ricchezza interiore, in un momento di vuoto culturale, ho avuto la necessità di cercare grandi maestri. Li ho trovati all’Università, nelle campagne, in Accademia, in strada, in teatro.
Nel mio percorso formativo ho scoperto che la saggezza e i contenuti sono ovunque se noi li cerchiamo: basta guardare bene.
Ho affrontato tutto con il sorriso, come spesso da ragazzetto ho visto fare anche a te, anche le delusioni.
Oggi, come mi hai visto fare, l’altro giorno, mi diverto con il mio lavoro e la gente si diverte con me, com’è capitato tanti anni fa nell’episodio che hai narrato (credo sia un buon risultato considerando le lacrime che ci fa versare la nostra classe dirigente e politica).
Questo accade perché la gente mi sente semplicemente umano.
Credo che l’umana essenza sia la chiave per ogni buon opera.
Ecco Anna, è bello sapere che in questo mondo regnato dalla superficialità, dall’opportunismo, dal protagonismo becero, dalla cecità politica, dal materialismo e dalla sudditanza mediatica e psicologica,  ci sia gente,  come te, dotata di spontaneità, semplicità, genuinità.
Grazie per il tuo battito.

                                                                  Beppe Gargiulo. 


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