domenica 17 luglio 2016

Pastorale familiare: Viaggio nella tenerezza (21 Marzo 2015)

21 Marzo 2015
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SESTO INCONTRO
DI PASTORALE FAMILIARE

"VIAGGIO NELLA TENEREZZA"

COMUNITA’ PARROCCHIALE
"NATIVITA’ DI MARIA VERGINE"
COLLI DI FONTANELLE 2

PREGHIERA DI AFFIDAMENTO ALLA DIVINA TENEREZZA
Dio d’infinita tenerezza ci consegniamo a Te
La Tua tenerezza è il grembo eterno da cui la nostra tenerezza viene,
in cui vive e a cui tende.
Infondi nei nostri animi la dolcezza del Tuo amore
per saperci amare con generosità e benevolenza,
riconciliandoci e perdonandoci ogni giorno.
Ci affidiamo a Te, affidiamo a Te la nostra casa, la nostra vita, i figli, il nostro futuro.
La Tua grazia supera infinitamente le nostre insufficienze o paure.
Noi lo crediamo, e vogliamo fondare su questa certezza il
nostro cammino famigliare.
Stasera parleremo di tenerezza, questo sentimento che apparentemente può sembrare marginale ma che se ci pensiamo bene è un atteggiamento di primaria importanza che ci permette di vivere relazioni più equilibrate e più ricche di contenuto. Karol Wojtyla, Beato Giovanni Paolo II, il Papa della famiglia e della vita, come molti lo definiscono, fece progredire il pensiero della Chiesa sull’amore umano, ci ha lasciato un insegnamento di ampiezza assolutamente notevole sulla questione del corpo, del matrimonio e della sessualità (teologia del corpo). egli ha beatificato una coppia di sposi, Luigi e Maria Beltrame-Quatrocchi in ragione della santità con la quale hanno vissuto il loro matrimonio.
C’è differenza fra tenerezza e tenerume?
Dal dizionario si può ricavare: " la tenerezza è un sentimento di soave commozione, di attenzione amorevole" E’ un atteggiamento che se uno lo possiede lo pone in una dimensione di servizio e lo porta ad aprirsi al tu dell’altro e quindi al Tu divino. La tenerezza permette di porsi in modo nuovo e più accogliente dinnanzi alla diversità dell’altro o degli altri. In altre parole la tenerezza è il desiderio di amare e di essere amati. La 3
tenerezza trova il suo fondamento nel cuore stesso della persona, nella sua vocazione all’amore
Dicesi tenerume " eccesso di sentimentalismo, smancerie,svenevolezze". Il tenerume essenzialmente è un sentimento egocentrico teso alla ricerca del proprio benessere. Quando si attivano questi atteggiamenti è solo per ottenere un qualcosa dall’altro " quando il diavolo ti accarezza significa che vuole l’anima".
Vangelo di Luca (10, 30-37)
«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Và e anche tu fa lo stesso».
La tenerezza di Gesù rivela quanto di più umano esista in Dio e quanto di più
divino esista nell’uomo. Il Signore ci cerca infinitamente di più di quanto noi lo
cerchiamo. E che cosa c’è di più tenero che sapersi cercati da Lui e sempre
presenti alla Sua tenerezza amante?
Tenerezza come…. Banca
Dal vangelo secondo Matteo 17,1-9
1Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. 2E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero 4
candide come la luce Anche Gesù in alcuni momenti per ‘ricaricare’ i suoi discepoli dona loro dei momenti di trasfigurazione. Sono momenti da cercare. Sul monte c’è da salire e da scendere. Però dalla cima il paesaggio e la musica sono diversi e si può affrontare anche la salita a Gerusalemme verso la quale siamo tutti in cammino.
SI DICE CHE…
Da quando, appena nati, ci apriamo al sorriso siamo già esseri in relazione che manifestano un desiderio di tenerezza. Il nostro primo gemito non è l’inizio di una "vita di pianto", come pensava G. Leopardi, ma l’appello a farsi riconoscere come esseri viventi che invocano la tenerezza, sentendosi amati e sentendo di amare.
Vediamo ora alcuni condizionamenti sociali. La prima cosa da dire è che la non tenerezza risente della superficialità con cui ci relazioniamo con gli altri. Colpa della fretta? Di questo nostro vivere frenetico? Oppure della paura di un coinvolgimento eccessivo a livello interpersonale? Generalmente si sente dire che la tenerezza e un sentimento che si addice di più alle donne, in rapporto alla loro femminilità, e che quindi non appartiene all’ indole maschile. Effettivamente appartiene più al mondo femminile perché la donna vive la maternità, ma questo non significa che sia un sentimento esclusivo del mondo femminile; anche l’uomo ha di per sé nella sua interiorità questo atteggiamento, è soltanto che talvolta si lascia condizionare, non lo lascia crescere soprattutto nella coppia, mentre, in alcuni casi, riesce ad esprimerla meglio nei confronti dei figli. Infatti, la tenerezza è un ingrediente necessario per il progetto educativo, mentre con il coniuge essendo un rapporto alla pari ci si aspetta sempre, sbagliando, che sia lui/lei il primo ad esternare tali atteggiamenti e poi perché, sempre nella cultura odierna, la tenerezza può essere interpretata come una forma di dipendenza dall’altro? Sicuramente noi siamo figli di generazioni molto avare di tenerezza quanto meno verbalizzata. Questa e’ una società in cui la parte sentimentale viene evidenziata come un disvalore poiché quello che più conta è l’avere e l’apparire e non l’essere. Tuttavia, contro tale convinzione, crediamo di poter affermare 5
che anziché debolezza, la tenerezza rappresenta una forza: la forza dell’umile amore, intendendo con questa dizione la concreta disponibilità ad accettare i propri limiti, facendosi teneri con se stessi, e la concreta disponibilità ad accettare i limiti degli altri, facendosi teneri con loro. Parlare di tenerezza non è parlare di sdolcinatezze, ma della forza di un amore dato, ricevuto e condiviso che impegna tutta la persona. A livello personale e sociale suppone un atteggiamento riconoscente, lodando l’Altissimo con tutta la nostra vita, è sentirsi bene con sé e desiderare che l’altro/a sia felice. A livello coniugale ricerca una comunicazione paritaria e matura, orientata a mettere aventi il meglio di sé e del prossimo, in un atteggiamento fiducioso, altruista e propositivo. A livello educativo lo stile della tenerezza è di non imporsi con la forza, ma di saper ragionare e attendere con pazienza i tempi di ciascuno. La tenerezza non blocca con atteggiamenti di rigidità o superiorità, ma va incontro alla persona e la fa sentire amata, dandole fiducia e aiutandola e ad aver fiducia. Un dialogo formativo che sa coniugare, in una unità armonica, tenerezze e fermezza. L’opzione verso il sentimento dominante della tenerezza nasce quanto si smette di dare la colpa all’altro/a o a se stessi o a tutti e due, e si incomincia a chiedersi: "Cosa posso fare io per rendere felice lui/lei? Lo stile è quello di chi non si chiude entro i recinti dell’egocentrismo o si fa forte del proprio potere, ma si ex-pone, esce fuori da sé per farsi compagno/a di viaggio, amico/a, in un atteggiamento di dono, accoglienza, condivisione.
TESTIMONIANZA
Quando due sposi si amano con tenerezza e, in questo amore, si incamminano per far nascere la loro più vera umanità, là traspare il volto di Dio e il senso del
sacramento nuziale. La tenerezza che nasce dall’amore richiede il "tutto" e il "per sempre": è gratuità e stabilità.
"Nella nostra coppia ce lo siamo detti poche volte perché ci rendiamo conto che è molto difficile "dire" all’altro con la vita"TI AMO". La tenerezza forse è il modo più concreto per esprimere all’altro l’AMORE; questa parola – tenerezza – non fa parte del nostro "vocabolario familiare", non se n’è mai parlato neanche nelle esperienze forti che abbiamo vissuto. La nostra vita quotidiana è riempita tutt’altro che da gesti di tenerezza nella nostra coppia, con i nostri figli ma anche con i parenti, i colleghi di lavoro, gli amici: sono davvero pochi i gesti di 6
tenerezza che ci regaliamo. Siamo troppo esigenti gli uni verso gli altri… tutto sembra dovuto." DIO E’ AMORE, MISERICORDIA, PERDONO… e lo esprime attraverso gesti di TENEREZZA; Papa Francesco ci sta aiutando molto a capire questo:quanti gesti di tenerezza lui stesso compie e lascia tutti stupiti perché non siamo abituati! "Venti anni di matrimonio: che bel regalo ci faremmo se da oggi ci impegnassimo a scoprire e a vivere la TENEREZZA così da farla diventare STILEDI VITA."
MESSAGGIO DI TENEREZZA
Questa notte ho fatto un sogno,ho sognato che ho camminato sulla sabbia accompagnato dal Signore e sullo schermo della notte erano proiettati tutti i giorni della mia vita.
Ho guardato indietro e ho visto che ad ogni giorno della mia vita, apparivano due orme sulla sabbia: una mia e una del Signore. Così sono andato avanti, finché tutti i miei giorni si esaurirono. Allora mi fermai guardando indietro, notando che in certi punti c'era solo un'orma...
Questi posti coincidevano con i giorni più difficili della mia vita; i giorni di maggior angustia, di maggiore paura e di maggior dolore. Ho domandato, allora: "Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me in tutti i giorni della mia vita, ed io ho accettato di vivere con te, perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti più difficili?".
Ed il Signore rispose:
"Figlio mio, Io ti amo e ti dissi che sarei stato con te e che non ti avrei lasciato solo neppure per un attimo: i giorni in cui tu hai visto solo un'orma sulla sabbia, sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio.
SPUNTI PER LA RIFLESSIONE
Per il dialogo di coppia e di gruppo:
1. Riusciamo a riconoscere i gesti di tenerezza che Dio compie
continuamente nella nostra vita personale, di coppia, di famiglia?
2. Proviamo a dirci nella coppia quali sono i gesti di tenerezza di cui
sentiamo il bisogno.
3. Siamo capaci di scambiarci gesti di tenerezza nel quotidiano nella
coppia, con i figli, con i parenti, i colleghi, gli amici? Se la risposta è SI,
proviamo a elencarli; se la risposta è NO, cos’è che ci ostacola? 7
Coppia, il collante sono le coccole. Ecco la formula
della felicità
(Fonte: TGCOM del 29/10/2008)
Una certa quantità di coccole al giorno, qualche gentilezza al mese, una/due trasgressioni all'anno. Ecco la ricetta per un matrimonio felice. Parola di scienziati. Secondo uno
studio inglese infatti, curato da Ludwig F. Lowenstein ed elaborato sulla base di un sondaggio condotto su oltre 4 mila coppie sposate nel Regno Unito, il segreto per raggiungere e mantenere la felicità in una coppia può racchiudersi in una serie di atteggiamenti, comportamenti e tempo trascorso insieme alla persona amata. Nello specifico è necessario trascorrere col proprio coniuge almeno 22 momenti al mese di "tempo di qualità", almeno 7 notti di coccole e tenerezze e due appuntamenti a cena da dedicare a voi stessi.
I ricercatori, dopo tante interviste, hanno addirittura stilato la giusta combinazione di gesti e attività che possono aiutare a rendere duratura una relazione.
Ecco la ricetta:
coccole: 4 volte al giorno
gesti romantici: 3 al mese
appuntamenti a cena: 2 al mese
passeggiate romantiche: 2 al mese
regali romantici: 2 al mese
cenette romantiche cucinate in casa: 3 al mese
colazioni a letto: 1 al mese
conversazioni adeguate: 6 al mese
serate di coccole: 7 al mese
pulire casa da cima a fondo: 3 volte al mese
notti fuori senza l'altro/a: 1 al mese
cinema o teatro: 1 al mese
fine settimana breve: 2 all'anno
vacanze: due all'anno. 8
L'amore comporta
Biagio Antonacci
L'amore comporta i normali passaggi la nascita, il dono, il gioco, il dolore
L'amore comporta delitti e rimpianti ,rimuove, ti nutre, ti chiude anche gli occhi
L'amore comporta avere da fare, schivando i pensieri che remano contro
L'amore comporta un linguaggio a se stante, i nomi abbreviati diventano i nostri
L'amore ti annaffia e ti gonfia le guance ti mette le ali e vai su ti toglie gli odori
che hai preso per strada pulisce e rinnova e vai su
L'amore comporta rubare cognomi per esser fedeli s'invita e si giura
L'amore comporta bruciare le tappe ,il distacco dal resto ,é così naturale
L'amore comporta riempire valigie ,partire, stupire, subire
l'amarsi a tal punto che togli il futuro.L'amore è il quartiere migliore dove abiterò
Un amore nasce dal coraggio e forma l'ambizione di cambiare il mondo,
un amore,può degenerare, può rassicurare, tende a rimandare,un amore
soffre le paure, ti fa rinunciare nonostante tuttoti salva e salva l'amore,ti salva
e più ne produci,più salva e salva l'amore, ti salva,ti salva ti salva
E l'amore è il quartiere migliore dove abiterò 9
CONCLUDIAMO PREGANDO
Alla sorgente della nostra vita di coppia c’è la tenerezza
la nostra tenerezza di uomo e donna,
ma alla sorgente di questa sorgente
c’è la Tua tenerezza, o Dio, la Tua tenerezza di Padre, Figlio, Spirito
La Tua tenerezza crea, fonda, santifica
ogni nostra giornata e ogni nostro gesto.
La Tua tenerezza rinnova quotidianamente il nostro amore,
lo rende nobile, generoso, puro,
colmo di incanto nuovo,
come una primavera in fiore.
Perciò, noi Ti preghiamo, o Dio,
che la Tua Tenerezza infinita trasfiguri la nostra,
che la Tua Luce illumini ogni nostra scelta di vita,
che la Tua Benevolenza ispiri ogni nostro sentimento,
che la Tua Armonia plasmi ogni nostro incontro,
perché siamo tenerezza l’uno per l’altro
e la nostra vita di coppia
sia sempre nuova, originale, fedele, creativa.
Per il nome di Gesù Cristo, nostro Signore. Amen
"Camminiamo tutti uniti ,
prendiamoci cura gli uni degli altri ,
prendetevi cura tra di voi , non facciamoci del male,
curiamo la famiglia, curiamo la natura,
curiamo i bambini , curiamo gli anziani ...
Che i l Signore vi benedica
e la Madonna vi custodisca"

Papa Francesco

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