lunedì 18 luglio 2016

Nota finale del Comitato (14 agosto 2006)

  

È l’ora del crepuscolo… è sceso il sipario sui nostri giochi estivi.
Si sono spente le luci…non si sentono più rumori…il chiasso è finito… si torna a casa, ma, paradossalmente, l’“avventura” continua. 
Chi si aspettava che, terminati i Games-Contrade, sarebbe tornata la calma e la tranquillità ai Colli di Fontanelle, si è sbagliato di molto.
Dei giochi se ne parla ancora con vivo entusiasmo: si raccontano aneddoti, battute,  fuori-scene, accaduti inverosimili, fatti e fattacci, verificatisi di giorno o di notte quando al sonno si è preferito provare canti, balli e parti da recitare nel Cabaret e nel Musical; si descrivono gli episodi di litigi, di lotte intestine e di compromessi raggiunti, di momenti di incomprensioni, spesso dovuti all’eccesso di adrenalina o agli effetti dello stress accumulato nei “giorni di battaglia”; si ricordano le grida di gioia dei vincitori e i pianti degli sconfitti, gli abbracci stridenti e affettuosi, profusi in momenti critici, le lacrime di commozione fuoriuscite all’improvviso, senza preavviso, le strette di mano per le formali congratulazioni, le offese fatte e ricevute, i gesti di solidarietà, i cenni di condivisione e/o di compiacimento e tant’altro…
Mi diverto ad ascoltare perché avverto l’entità degli sforzi profusi, frutto della forza del gruppo, dell’energia della coesione, del desiderio di operare insieme in nome del sano divertimento.
Le polemiche che pur non sono mancate, non scalfiscono neppure lievemente la validità dei risultati anzi, puntualmente, esse vengono offuscate dal brivido del successo che tocca un po’ tutti i partecipanti delle Contrade.
Ai giochi sopravvive solo quella nostalgia canaglia, parafrasando con Al Bano e Romina una loro nota canzone, che ti assale quando hai perso ciò che ti ha reso spensierato e felice, seppur per poche settimane.
A fine di questa kermesse estiva, lo stesso Comitato organizzatore di cui io mi vanto di farne parte, è stanco ed è esausto per la fatica fatta, ma è sempre rincuorato dai risultati ottenuti che considera sempre come nuovi punti di partenza anziché traguardi raggiunti.
E, difatti, è con questo spirito che noi organizzatori abbiamo ideato e affrontato le edizioni precedenti e ideeremo e affronteremo le edizioni future.
Abbiamo chiesto ai partecipanti un anno di pausa da concedere tutto alla riflessione critica, autocritica e costruttiva, ineludibile quando si raggiunge un tal successo.
Ci occorrerà pensare seriamente ad una riformulazione dell’organizzazione dei Games-Contrade, alla stesura di un nuovo regolamento che, facendo tesoro delle esperienze pregresse, possa aiutarci a disciplinare meglio le gare, i giochi e i tornei sportivi che ormai coinvolgono quasi l’intero paese. Mai avremmo potuto pensare che i nostri giochi avrebbero subito una tale evoluzione!!!
Insomma, l’obiettivo è correggere le presenti insufficienze, perfezionare l’incerto e migliorare il tutto per offrire un pacchetto ludico e sportivo di alta qualità nonché per limitare l’azione di quel minuto e sparuto gruppetto di persone subdole che gratuitamente seminano maldicenze e discordia ogni qualvolta si verifica un lieve “intoppo” nello svolgimento delle gare.
Sappiamo che queste cattive lingue non taceranno, ma a noi poco importa ciò.
Ci interessa solamente migliorare la struttura e l’organizzazione dei Games-Contrade per offrire il “meglio”.
Intendiamo, dunque, garantirvi giochi sempre più coinvolgenti, gare sempre più avvincenti e tornei sempre più appassionanti.
Quindi, ci siamo e ci saremo, convinti con il noto studioso Piaget che solo chi da piccolo ha sempre giocato è in grado da grande di giocare a tutto vantaggio del consolidamento di una sua personalità ricca ed equilibrata, socievole ed allegra, aperta e disinvolta, intelligente e ottimista.
Questo è il nostro augurio e la nostra speranza: che attraverso i giochi tutti possiamo crescere in serenità imparando a star bene con noi stessi e con gli altri.
Ciao, alla prossima.

Anna e tutto il Comitato


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