sabato 16 luglio 2016

Dove le zampogne non si suonano solo a Natale...(30 luglio 2013)

30 luglio 2013
Chi ha detto che le zampogne si suonano solo a Natale?
Sfatata la leggenda

Dopo il mare, le terme, il fiume, la piscina e il torrente, abbiamo pensato di goderci la bellezza della frescura di un lago, senza rinunciare all'immancabile visita ad un castello medioevale e ai paesi limitrofi.


Ci siamo diretti verso l'Alto Volturno e abbiamo raggiunto Castel San Vincenzo, nel Molise non prima di effettuare una tappa nel noto bar-enoteca "Giacca" nel casertano per la colazione e un brindisi pro-vacanza.
Qui, il proprietario Aldo, gentilissimo, ci ha anche concesso il permesso di fare scatti originali utilizzando gli oggetti esposti nell'enoteca.
Ci siamo poi addentrate nel borgo antico di Castel San Vincenzo per visitare il paesino: cercavamo il castello ma subito ci è stato detto che quello è il nome del posto che, pur essendo di origine feudale, non ha da vantare nessun castello.
Al contrario abbiamo trovato vecchie chiese con arredi antichi e interessanti archittetture.



Un marmo antico, posto sulle mure esterne di una Chiesa stava a ricordarci che  Dio ci vede ovunque.

Su consiglio della signora Antonietta, abitante nativa del luogo, ci siamo dirette poi a Castelnuovo al Volturno per visitare il lago omonimo e farci l'agognato bagno, non prima di averlo circumnavigato con un comodo pedalò, utile anche a incoraggiare un po' di sano movimento





All'ora di pranzo, su consiglio di amici, abbiamo raggiunto la "Locanda Belvedere, da Stefano", molto rinomata nella zona.
Abbiamo conosciuto la simpaticissima famiglia che gestisce il locale e ci siamo affidati a loro per la scelta delle pietanze da consumare.
Ci hanno consigliato al meglio e ci hanno sopreso per l'affabilità, per l'accoglienza, per la generosità, per la creatività e l'originalità del loro agire e dei loro piatti che di sicuro fanno onore alla gastronomia del posto, nonchè al nostro palato...


Qui non si può fare a meno di assaggiare il famoso "Raviolone scapolese": una vera prelibatezza! 

A fine pranzo, i proprietari ci hanno deliziato con l'ennesima sorpresa: sono apparsi in sala con zampogna e fisarmonica e hanno improvvisato un divertente concerto con musiche folkloristiche tradizionali mentre noi li abbiamo accompagnati ritmicamente e allegramente con il battito delle mani.






A noi si sono uniti anche gli altri clienti presenti in sala a quella tarda ora e tutti abbiamo gradito l'insolito regalo.




E' stato davvero divertente: sembrava di essere in famiglia tanto che il primo pomeriggio abbiamo deciso di restare qui, accettando con vero piacere l'invito del signor Giovanni, il proprietario della locanda che ci aveva prospettato un giro nella sua fattoria.


Ci siamo fermate più di un'ora a giocare con i cavalli e a goderci la semplicità e la serenità del posto.




Su suggerimento degli stessi proprietari della locanda, Giovanni e Stefano, nel tardo pomeriggio abbiamo raggiunto la vetta del Monte San Michele, molto simile al nostro Monte Faito.
Lì, incavato nel centro della montagna, c'è l'Eremo di San Michele inaccessibile a qualsiasi autoveicolo. Lo si può visitare solo percorrendo a piedi uno stretto e ripido sentiero, sconsigliabile in questo periodo estivo, sia per il caldo, sia per la presenza di animali selvaggi.

Poco avanti si estende un immenso bosco, ai confini con il Parco Nazionale degli Abruzzi. Lo abbiamo raggiunto in auto e abbiamo goduto della sua frescura mentre ci inoltravamo all'interno del bosco per cercare qualche fungo.  



Nel tardo pomeriggio abbiamo raggiunto Cerro al Volturno per visitare il suo famoso Castello Pandone.
Lo abbiamo trovato chiuso e abbiamo dovuto accontentarci di guardarlo dall'esterno mentre le sue mura imponenti ci stavano a ricordare il fasto del suo passato.



Per chi vuole vedere altre foto, basta cliccare sulla cartella dell'album dei ricordi il cui link è il seguente:

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